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#carta

Sardone Sissi

Ghiffa, classe 1963
Amo la semplificazione volta allo studio della qualità essenziale. Ricerco l’eleganza e la semplicità della forma attraverso una progressiva eliminazione di tutte le questioni superflue perché «Meno è meglio»1Ludwig Mies van der Rohe

MANIFESTO

Il principio attraverso il quale possiamo riassumere i lavori di Sissi Sardone è rintracciabile nell’espressione «Meno è meglio». Il concetto, che originariamente è legato alla storia dell’architettura, si applica perfettamente anche al mondo della grafica. Per raggiungere la chiarezza compositiva è necessario semplificare ogni cosa. È un percorso che procede dalla complessità all’essenzialità. Così, solo quando nulla può essere aggiunto e nulla può essere tolto, l’opera può dirsi conclusa.

La carta, spesso preparata con tinture morbide ed eleganti, diventa il supporto privilegiato della sua ricerca: dalle bustine di tè usate al foglio stampato. Così, oggetti di uso comune, diventano forme sempre mutevoli sulla superficie: «Bello è esaltare una cosa piccola e diafana per riportarla alla vita dell’arte riscattandola dalla sua sorte di immondizia».2Francesca Rigotti, La bustina di tè, 2020

I soggetti sono spesso legati al mondo della natura: pesci, insetti, alberi, ma anche fenomeni fisici, come l’attrazione gravitazionale e anche di memoria storica. Sul foglio nascono composizioni strutturate, ma anche libere, immediate, vivaci, con una certa dose di imprevedibilità che, come ogni cosa inaspettata, ci sa stupire.

Il lavoro riflette la capacità di evocazione degli oggetti e della loro impronta, quanto si assorbe e quanto si rilascia oltre l’immagine apparente e usuale delle cose. È come sempre una ricerca e un’indagine personale sugli elementi naturali, il legno, la carta, il linguaggio silenzioso degli oggetti che ci circondano.

PERCORSO

Sissi è nata e cresciuta tra i boschi e i prati del Lago Maggiore, nel laboratorio di falegnameria del nonno dove ha trascorso momenti intensi e bellissimi. Oggi vive e lavora a Ghiffa, una piccola località sulla sponda occidentale del Lago. Un luogo magico, immerso nella natura e ricco di testimonianze culturali.

Alla pratica artistica si avvicina da autodidatta, poi frequenta l’Accademia di Belle Arti di Novara dove approfondisce lo studio della pittura, del disegno e successivamente si dedica alle tecniche incisorie. Suoi maestri sono stati Carlo Manini e Ubaldo Rodari. Segue numerosi corsi di specializzazione in arti grafiche, con docenti di rilievo internazionale: Fulvio Tomasi (Trieste), Marco Bertino (Ginevra), Hector Saunier (Parigi, Atelier 17), Bruno Missieri (Piacenza).

È cofondatrice de “Il Brunitoio – Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa”, un effervescente laboratorio di tecniche grafiche e sede espositiva dal 2004. Grazie a quest’attività conosce numerosi artisti, con i quali mantiene saldo nel tempo un forte legame artistico e di amicizia.

Da questi sodalizi nasce il suo interesse anche per l’editoria d’arte. Realizza due pubblicazioni: La Casa sull’Erba con Paolo Lezziero, collana “Alla Pasticceria del Pesce” di Claudio Granaroli (2017) e Miracolo a Milano Edizioni “Il Ragazzo Innocuo”, collana Sculpsit Scriptis (2018). Dal 2008 i suoi lavori sono stati oggetto di mostre collettive e personali, in Italia e all’estero (Bielsko-Biala  (Polonia), Lugano (Svizzera), Manstad (Norvegia). Di lei hanno scritto: F. Pagliari (2015), U. Rodari (2016), F. Rigotti (2020).

Grazie all’amicizia stretta con Luciano Ragozzino, Roberto Elia Bernasconi e Alberto Casiraghy dal gennaio 2022 inizia a pubblicare in proprio presso “Il Brunitoio” di Ghiffa in piccolo formato le Edizioni “Il Lago di Carta”, librini dedicati all’ambiente lacustre e agli animali che lo abitano, stampati tipograficamente ed illustrati con incisioni.

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