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#carta

Petoletti Michela

Legnano, classe 1975
«Non scrivo con l’inchiostro. Scrivo con la mia leggerezza» 1Christian Bobin, Folli i miei passi, 2013.

MANIFESTO

L’artista e teorico tedesco Max Bill riteneva che l’arte fosse il medium atto a rendere il pensiero visibile: «Il pensiero in sé non sembra essere, per ora, direttamente comunicabile ai sensi, tranne che attraverso il medium dell’arte. Ritengo quindi che l’arte possa comunicare il pensiero in maniera tale da renderlo direttamente percettibile» 1Max Bill, The Mathematical Approach to Art, 1955.

Le illustrazioni di Michela Petoletti ci ricordano proprio questo e, cioè, che ognuno di noi possiede un’attività mentale esterna e interna: la prima si manifesta nel linguaggio quotidiano, la seconda in un diverso tipo di linguaggio che affiora più di rado perché le parole comuni non riescono ad esprimerne la complessità. Il linguaggio visivo, quello d’arte, ha proprio lo scopo di conferire una forma tangibile al pensiero interiore.

La ricerca di Petoletti parte da un’attenta osservazione, fatta di letture, incontri e viaggi attraverso i quali coglie le infinite sfumature di atteggiamenti e stati d’animo. Le immagini non emergono spontaneamente, ma si sedimentano nella mente dell’artista che le traduce solo in un secondo momento su carta.

Il suo disegno è sempre alla ricerca di equilibro tra studio e spontaneità: il tratto si snoda, come scrittura leggera, su una pagina vibrante di colore. Sono rappresentate atmosfere oniriche, connotate da essenzialità, dove la linea descrive il soggetto e le gradazioni tonali ne riflettono l’essenza. Ne sono un esempio le tavole dedicate alle “Donne della Bibbia” attraverso le quali l’artista indaga il senso della femminilità contemporanea in relazione alla storia e all’antica cultura. Importante è stata l’esperienza della maternità, che le ha permesso di esplorare un disegno più intimo e personale coltivando progetti autobiografici e legati al mondo dell’infanzia, come nella sequenza di fogli intitolata “365 giorni”, nata dall’idea di lasciare una traccia diretta della quotidianità.

PERCORSO

Tra il lago e la città si colloca il cammino artistico e personale di Michela Petoletti. Ghiffa e Legnano sono, infatti, i due poli che orientano il suo percorso di illustratrice e di insegnante d’arte. Dopo gli studi in arte contemporanea e fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, frequenta la “Scuola d’Arte e Messaggio” del Castello Sforzesco di Milano, “Arteterapia” alla Linea dell’Arco di Lecco e “Illustrazione” alla Scuola della Fondazione Zavrel di Sarmede. Nel 2018 conclude il percorso formativo con Arno Stern come praticien di clouslieu per condurre atelier di “Gioco del Colore”. Da sempre gira con un taccuino sottobraccio per esplorare e fissare ciò che colpisce e suscita la sua meraviglia. Molti dei suoi lavori si sono così tradotti in progetti editoriali. Ha pubblicato con la casa editrice Guerini, con Io Donna, Gioia, Corriere della Sera, Museo Ferragamo, Skira e Pulcinoelefante. Ha curato un prodotto grafico per “Emergency” e ha collaborato con il mondo della moda realizzano illustrazioni per Ferragamo, Fendi Kids, Biblioteca della Moda. I suoi lavori sono stati esposti, tra gli altri, al Salone del Mobile di Milano, alla Galleria Unimediamodern di Genova, al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze.

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